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Ponti strallati, come l’estetica coniuga la sostenibilità

Ponti strallati, come l’estetica coniuga la sostenibilità

Dieci esempi italiani di strutture di pregio architettonico che richiedono meno acciaio per la realizzazione

Vedi Aggiornamento del 15/02/2019
Ponti strallati, come l’estetica coniuga la sostenibilità
di Paola Mammarella
29/02/2016 - Coniugano aspetto estetico e sostenibilità. Sono i ponti strallati, cioè ponti di tipo sospeso, in cui l’impalcato è retto da una serie di cavi, che spesso portano la firma di architetti famosi e richiedono un quantitativo inferiore di acciaio ad alta resistenza.
 
A seconda della disposizione longitudinale degli stralli, i ponti strallati si possono distinguere in due tipologie fondamentali:
- ponti con stralli ad arpa in cui gli stralli sono paralleli fra loro e i punti di attacco sul pilone sono distribuiti lungo tutta la sua altezza;
- ponti con stralli a ventaglio in cui gli stralli non sono paralleli e convergono dall'impalcato alla sommità delle antenne.
 
Ecco alcuni esempi significativi di ponti strallati realizzati in Italia.
 
Ponti di Calatrava a Reggio Emilia
È un insieme di tre ponti, inaugurati nel 2007, progettati dall’architetto Santiago Calatrava per l’attraversamento dell’autostrada A1 e della linea ferroviaria ad alta velocità.
calatrava reggio emilia
L'insieme dei tre ponti è composto da tre archi orientati perpendicolarmente tra di loro che sostengono le campate. I due ponti laterali, con l'arco disposto in senso trasversale all'asse del ponte con funzione di antenna, possono essere assimilati ai ponti strallati mentre il ponte centrale va classificato come ponte ad arco a via inferiore con elementi di sospensione centrali.
 
Ponte di Piacenza
È stato inaugurato nel 2009 per consentire alla ferrovia ad alta velocità Milano - Bologna di attraversare il fiume Po. Al momento detiene il primato del più lungo ponte strallato ferroviario al mondo. La progettazione esecutiva e costruttiva è stata curata dalla società Mario Petrangeli & associati.

Le torri che sostengono gli stralli sono alte 65 metri, di cui 51 metri al di sopra del piano dei binari. Il Po non viene varcato ortogonalmente, quindi le basi delle torri sono ruotate di 22 gradi rispetto alle torri stesse.
 
Ponte all’Indiano di Firenze
Realizzato fra il 1972 ed il 1978 dagli architetti Paolo Sica e Adriano Montemagni e dall’ingegnere Fabrizio de Miranda, che vinsero un concorso nazionale appositamente bandito.

Consente l’attraversamento dell’Arno con una soluzione a travata d'acciaio strallata, torsiorigida, senza pile di sostegno nel fiume.
 
Ponte sull’Adda
Realizzato grazie alla sinergia di più istituzioni ed enti, il ponte è stato progettato dalla Matildi+Partners e ultimato nel 2009.

Il ponte è interamente sospeso agli stralli, senza pile in alveo per minimizzare l’impatto ambientale. È stato quindi necessario creare un rilevato provvisorio sul letto del fiume, costituito da blocchi di cemento e camerette, incanalando le acque in apposite tubazioni, che è stato rimosso ad opera ultimata.
 
Ponte del Mare a Pescara
Con i suoi 466 metri di lunghezza, è il ponte ciclo-pedonale più lungo d’Italia e uno dei maggiori in Europa. Aperto al pubblico nel 2009, collega la riviera sud con quella nord del fiume Pescara, consentendo la continuità del Corridoio Verde Adriatico, il progetto di pista ciclabile lungo tutta la costiera adriatica da Ravenna a Santa Maria di Leuca.

È stato progettato dall’architetto Walter Pichler e sviluppato a livello esecutivo dall'ingegner Mario de Miranda.
 
Ponte sul porto commerciale di Venezia
È stato ultimato nel 2006, dopo che la società JMI di Parigi e lo studio Novarin di Udine hanno vinto il concorso internazionale indetto congiuntamente dall'Autorità Portuale e dal Comune di Venezia.

Il tracciato curvilineo per esigenze di natura viabilistica, ma anche perché considerato in perfetta armonia con la darsena terminale. Il ponte consente l’accesso principale all'isola portuale ed è stato raccordato con la viabilità autostradale.
 
Ponte sul fiume Adige
Attraversa il fiume Adige in corrispondenza dei comuni di Piacenza d'Adige, in provincia di Padova, e Badia Polesine in provincia di Rovigo.

L’impalcato è retto da piloni bianchi a forma di A, alti 110 metri (83 metri dal piano viabile) posti all’esterno degli argini del fiume. Progettato dall'azienda Cimolai, è lungo 1087 metri. I lavori sono iniziati nel 2006 e completati nel 2010, ma l'apertura al traffico è avvenuta nel 2014.
 
Ponte Alcide De Gasperi a Parma
È stato progettato su richiesta del Comune di Parma da Francesco Martinez y Cabrera e Pier Giorgio Malerba.

La realizzazione è avvenuta nel 2005. Il ponte è lungo 170 metri e collega la zona Campus con la viabilità sud est.
 
Ponte Porta d’Italia a Gorizia
Il ponte si trova sul raccordo autostradale Gorizia-Villesse, a Sant’Andrea, al confine con la Slovenia. La struttura è stata progettata dallo studio Matildi+Partners e costruita nel 2011.

Il ponte è caratterizzata da un arco di 40 metri, inclinato di 30 gradi.
 
Ponte Emanuela Loi in Sardegna
L’opera collega Cagliari, Monserrato e il Policlinico Universitario sulla strada per Sestu. È stata progettata dall'ing. Pietro Paolo Mossone e inaugurata nel 2009.

Oltre che per le caratteristiche estetiche, la scelta di realizzare un ponte strallato è stata determinata dalla necessità di scavalcare la strada statale senza appoggi intermedi e di realizzare un sottopasso ferroviario. Gli stralli hanno un’originale configurazione ad arpaventaglio, nove di sospensione su un unico piano centrale e sei di ammarro divaricati su due piani di tre stralli. 
 
Ponte di Bari
Per finire un ponte strallato a pilone unico centrale quasi ultimato. Si trova a Bari, sarà lungo 625 metri e collegherà via Nazariantz con via Tatarella, come previsto per il completamento dell’Asse Nord Sud.

Il ponte è stato progettato da un gruppo di professionisti, con capofila lo studio Carlo Fernandez Casado di Madrid.

 
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